Per cominciare

Grande passione per me il cinema iniziata già all’età di quattordici anni e fu proprio con “La Casa dalle Finestre che Ridono” di Pupi Avati datato 1975 che mi appassionai al genere giallo o thriller,una storia intrigante,l’ambientazione giusta e anche i personaggi straordinariamente realistici.Poi si fece avanti in me la curiosità per il genere demoniaco in voga in quegli anni e oggi devo dire che alcuni titoli hanno brillantemente superato l’esame dei lustri trascorsi.Ottimi e avvincenti erano anche alcuni poliziotteschi,definizione dell’epoca,dove nel titolo c’era quasi sempre la parola polizia o il nome di qualche nostra città e spesso basati su un commissario giustiziere sopra le righe e irrispettoso delle regole,come belli erano anche alcuni western che strada facendo cedevano sempre più alla violenza e al sangue come il momento richiedeva.Ho apprezzato anche una certa fantascienza,quella più umana,senza troppi effetti speciali perché le cose esageratamente di fantasia,tipo “Guerre Stellari” ad esempio,non mi appassionano.L’horror se fatto bene non mi dispiace ma preferisco alla grande il mistero,ciò che non si conosce,quello che si immagina ma non si vede,il paranormale insomma,tutto questo fa molta più paura.Negli anni recenti ho iniziato ad acquistare la rivista “Nocturno” specializzata nel cinema di genere davvero un punto di riferimento per tutti gli amanti del cinema degli anni settanta/ottanta e devo dire che molte scelte da loro segnalate si sono rivelate delle vere e proprie rivelazioni.Oggi pur continuando a prediligere i miei generi ho allargato di parecchio lo sguardo,pur diventando molto selettivo,perché penso che chi ama il cinema debba avere un orizzonte ampio,giudicando con obiettività di volta in volta qualsiasi opera sempre che il soggetto mi incuriosisca.Sempre stato contrario ai consueti confronti tra libro e film soprattutto perché non sono un lettore,leggere mi annoia mentre vedrei anche due film al giorno e questo perché in circa due ore la mia curiosità possa essere soddisfatta,apprendere tutto quello che un film può donarmi per poi passare a nuove visioni.Le due arti inoltre sono troppo diverse per confrontarle per metterle fianco a fianco e stabilire la migliore,sarebbe come giudicare se è più bella una pittura o una scultura dello stesso artista per uno stesso soggetto,impresa a dir poco ridicola.E’ presente inoltre in questa sezione una pagina dedicata a una selezione di lungometraggi da riscoprire visti in TV oltre a una pagina relativa ai più conosciuti sceneggiati Rai degli anni 60/70 da sempre una mia grande passione.